Cari soci,
in merito alle numerose mail in cui si manifestano problematiche relative alle importazioni dei prodotti da noi commercializzati, l’Associazione si è mossa prendono contatti con:
Agenzia delle Dogane:
Il Ministero della Salute: Direzione generale della prevenzione (Ufficio III)
Ministero dello Sviluppo Economico: Dipartimento per l’Impresa, Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica (Divisione XVI – Sicurezza e conformità dei prodotti)
Dopo aver parlato con i responsabili degli uffici di cui sopra, è emerso che i controlli operati dall’Agenzie delle Dogane sono tesi a verificare la conformità dei prodotti importati alle normative europee, nello specifico che abbiano il marchio “CE” e siano altresì corredate da foglietto informativo ove sia riportato l’ente che ha certificato il prodotto. Il Direttore delle Dogane di Bergamo – ove sono stati ordinati il maggior numero di controlli – ha riferito che copia delle certificazione sono state inviate: a) al Ministero dello Sviluppo Economico (Dip. per l’Impresa, Divisione XVI), b) Istituto Italiano del Marchio di Qualità che fai dei test sul prodotto.
Questo è il normale iter che le Dogane hanno sempre seguito per qualsiasi attrezza elettronico ed elettrico, e che pertanto si applica anche alle sigarette elettroniche.
Ciò posto, i presunti blocchi non esistono. Si è, invece, verificato un rallentamento nei controlli perchè all’aumento della domanda interna dei prodotti commercializzati è corrisposto anche un aumento delle importazione dei medesimi.
In merito alla voce circolata sul web e tra i distributori circa una fantomatica direttiva da parte del Ministero della Salute, ANaFe smentisce categoricamente che via sia una disposizione che abbia come unico intento quello di bloccare tutte le importazioni di sigarette elettroniche e dei prodotti correlati. L’eventuale ruolo del Ministero nel controllo dei liquidi, è legato all’accertamento dei certificati che accompagnano il prodotto.
ANaFe consiglia espressamente ai propri soci di non inviare comunicazione dei propri legali agli Uffici territoriali delle Dogane; ciò avrebbe come unica conseguenza quella di ingolfare la macchina pubblica e ritatardare il lavoro degli uffici predisposti al controllo dei prodotti. Qualora vi sia l’urgenza di ricorrere ad azioni legali, si consiglia di informare l’associazione.
ANaFe rimane e Vostra completa disposizione per ogni eventuale chiarimento si renda necessario.
Il Presidente
Massimiliano Mancini
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