Since 2005 Rudeejay continuously performed as deejay at Papeete, a brand destined to follow him wherever he traveled, which began on the beach of Milano Marittima the night of mid-August 2006, in which 30.000 people danced to his music. Then he traveled all around Italy, performing at the most famous clubs between Rome (Vogue) and Milan (The Club), moving to Florence (Central) and Versilia (Bussola), running down the sea coast from Rimini (Altromondo) and Riccione (Byblos) to Porto Recanati (Babaloo), then passing through Costa Smeralda (Phi Beach) to Cortina d’Ampezzo (Belvedere) and Madonna di Campiglio (Des Alpes). He reached the top performing at the world renowned temple of Xueño on the isle of Formentera for two summers in a row. And just in a few years he became the youngest and most popular deejay out of the elite of national rising stars.

The next turning point came naturally, with Rudeejay deciding to become a discography producer: the project ‘Omonimo’ was born in 2008 with the first single “Wanna B Like A Man” featuring Simone Jay, that was successful enough to be found on the legendary compilation Hit Mania Estate 2008. In 2009 he continued on with the same success with ‘E.P.’ including “Two”, which became the made in Italy 12” best seller of the summer, and 2nd in the overall ranking behind David Guetta. Rudeejay was then winner as “Best Italian Producer” at the NightStar Awards 2009, and one year later it was time for the first “single” directly signed as ‘Rudeejay’, “Follow Your Heart”, setting new records in discography and finding itself on more than 20 compilations.

His work at the recording studio brought Rudeejay such emotions as when performing on the console: his remix of Bob Sinclar’s “Sound Of Freedom” even got the approval by the French record company. Then soon he heard his version of Gambafreaks “Natural Woman” broadcast by Albertino on Deejay Time and he felt a flashback – like a dream come true. He would soon have the same feelings while listening to his other remixes, more than 50 in three years, like Deal “Shine” and Martin Solveig & Dragonette “Hello”, each time with great success with both crowds and sales, and so at just 25 years of age (born on March 30th 1986) Rudeejay achieved incredible fame.

The enormity of his fame is portrayed through the thousands of followers on social networks and millions of views of his “bootlegs” of the world greatest hits, from Eminem feat. Rihanna “Love The Way You Lie” (580.000) to The Black Eyed Peas “The Time (Dirty Bit)” (430.000). Above all, the fame of millions of boys and girls dancing over the years to music by Rudeejay. Reaching the top on January 29th 2011, as the only deejay opening the Italian gig of Bob Sinclar at Chalet delle Rose in Bologna, performing together on the console where he began his journey eight years ago. When he couldn’t have even dreamt such a destiny as the one written in his name.

ITALIANO

Il destino scritto nel nome, Rudeejay. Una passione per la Dance scoppiata improvvisamente nell’estate del 1998, all’età di 12 anni. Consumando il cd della prima compilation mixata, la Deejay Parade di Albertino, senza poter immaginare che un giorno lo stesso Albertino avrebbe passato proprio i suoi lavori in radio nel Deejay Time. E cominciando a “sovrapporre dischi” per far ballare gli amici nelle feste private, dando inizio a un tam tam spontaneo che in pochi anni avrebbe portato Rudeejay sulle consolle dei principali locali di Bologna (Capannina, Chalet delle Rose, Matis, Ruvido), ottenendo le prime chiamate da “resident” e quindi “guest” nei locali più esclusivi della città e allargandosi in tutta la regione e oltre, con una scalata inarrestabile.

Dal 2005 ininterrottamente deejay del Papeete, un brand destinato ad accompagnarlo ovunque in un viaggio partito sulla spiaggia di Milano Marittima, facendo ballare 30.000 persone la notte di Ferragosto 2006, per poi esibirsi praticamente lungo tutta la Penisola, nei locali più prestigiosi da Roma (Vogue) a Milano (The Club), toccando Firenze (Central) e la Versilia (Bussola), scendendo la riviera da Rimini (Altromondo) e Riccione (Byblos) a Porto Recanati (Babaloo), passando dalla Costa Smeralda (Phi Beach) a Cortina d’Ampezzo (Belvedere) e Madonna di Campiglio (Des Alpes). Spiccando il volo, fino ad atterrare nel tempio mondiale dello Xueño di Formentera per due estati consecutive, diventato ormai il deejay più giovane e quotato nell’elite di quelli emergenti di caratura nazionale.

La nuova svolta arriva con la naturale decisione di diventare anche produttore discografico: nel 2008 nasce il progetto ‘Omonimo’ con il primo singolo “Wanna B Like A Man” cantato da Simone Jay, un successo tale da entrare nella leggendaria Hit Mania Estate 2008. Bissato nel 2009 dal seguito di ‘E.P.’ che include “Two” e che diventa il 12” made in Italy più venduto dell’estate, 2° assoluto alle spalle di David Guetta, coronato per Rudeejay dal titolo di “Best Italian Producer” ai NightStar Awards 2009. Nel 2010 ecco il primo singolo firmato direttamente ‘Rudeejay’, “Follow Your Heart”, che stabilisce nuovi record discografici ed entra in oltre 20 compilation.

Il lavoro in studio di registrazione regala a Rudeejay emozioni pari a quelle in consolle: il remix di Bob Sinclar “Sound Of Freedom” ottiene addirittura l’approvazione dalla casa discografica francese, e quando sente per la prima volta la sua versione di Gambafreaks “Natural Woman” trasmessa da Albertino nel Deejay Time è un flashback che sa di sogno divenuto realtà, ripetuto poi per i tanti altri pezzi remixati, oltre 50 nell’arco di tre anni, arrivando a Deal “Shine” e Martin Solveig & Dragonette “Hello” ed ottenendo ogni volta nuovi successi di pubblico e vendite, che a soli 25 anni – nato il 30 marzo 1986 – danno a Rudeejay una fama elevatissima.

Quella di migliaia di followers sui social network e milioni di visualizzazioni per i suoi “bootlegs” dei grandi successi mondiali, da Eminem feat. Rihanna “Love The Way You Lie” (580.000) ai Black Eyed Peas “The Time (Dirty Bit)” (430.000). Ma soprattutto quella di milioni di ragazze e ragazzi che Rudeejay ha fatto ballare con la “sua” musica. Toccando l’apice il 29 gennaio 2011, unico deejay ad aprire la serata italiana di Bob Sinclar allo Chalet delle Rose di Bologna, esibendosi insieme sulla consolle dove aveva esordito otto anni prima. Quando, ancora, non poteva che sognare un destino pari a quello scritto nel suo nome.

Michele Forino