Dal dopoguerra il Giappone ha avuto uno sviluppo economico molto rapido che ha provocato un fenomeno di costante espansione in campo architettonico; questo è dovuto in parte alle influenze occidentali che si andavano concretizzando in questo periodo.
Il recupero di una tradizione culturale autoctona unita ad un accrescimento della conoscenza tecnologica, ha provocato la creazione di uno stile unico nei caratteri che mano a mano si stacca dal funzionalismo americano degli anni ’50.L’architettura giapponese si inserisce nel dibattito architettonico attuale attraverso la costante innovazione tecnologica e la ricerca di nuovi materiali da impiegare nel campo edilizio; la cultura che se ne sviluppa risulta influenzata quindi da questi fattori e si concretizza nell’apertura alle forme e in un nuovo modo di concepire lo spazio che ci circonda.
La tradizione culturale giapponese risulta sempre presente e a questa si uniscono dettagli provenienti dall’occidente, materiali come il legno e i metalli preziosi si accostano alla leggerezza di linee semplici e trasparenti.
Una recente realtà è il gruppo Sanaa, studio di Tokyo, che ha firmato innovative opere architettoniche, composto da Kazuyo Sejima e da Ryue Nishizawa: è caratterizzato dalla tensione costante verso la ricerca di materiali nuovi e a forme originali.
Kenzo Tange
Uno degli iniziatori dell’architettura moderna giapponese è Kenzo Tange, architetto e urbanista giapponese nato a Osaka nel 1913 e morto a Tokyo nel 2005.
Nel 1935 si laurea in Architettura a Tokyo ed entra nello studio di Kunio Maekawa, dove lavora per quattro anni; nel 1946 diventa professore all’Università di Tokyo e apre lo studio Tange.
Ha espresso la sua grandezza nel Centro della Pace a Hiroshima(1951) e nel Palazzo comunale di Tokyo, negli edifici per le olimpiadi del 1964 e nel piano urbanistico di Tokyo.
Arata Isozaki
Laureato all’Università di Tokyo nel 1954, è stato allievo di Kenzo Tange.
Isozaki è uno dei più grandi architetti giapponesi contemporanei e questo viene dimostrato anche dagli innumerevoli premi ricevuti in merito, tra i quali la medaglia d’oro del RIBA.
Ha firmato progetti come il Palasport olimpico di Torino e uno dei tre edifici prossimi alla costruzione nel centro di milano, il Dritto.
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