L’arte giapponese comprende produzioni artistiche di periodi molto diversi tra loro, a partire dal X secolo a.C. fino ai giorni nostri.
La sua storia è caratterizzata da momenti di forte influenza nei confronti di culture esterne e momenti di quasi totale isolamento.
Dalla calligrafia alla ceramica, da vasi si terracotta risalenti al periodo Jomon alle raffinate pittura del XVI secolo.
Periodo Jomon ( dalle origini al 300 a.C. circa )
L’età più antica della storia del Giappone.
Il termine Jomon significa “motivo a corda”, tra i motivi più usati in quel periodo,
monili di terracotta e le misteriose figurine tessili.
Periodo Yayoi ( dal 300 a.C. al 300 d.C. circa )
La cultura Yayoi è originaria dell’isola di Kyushu, risulta essere molto funzionale, si trovano poche decorazioni sopra i manufatti di questo periodo.
Periodo Asuka ( dal 552 al 710 d.C. )
L’arte di questo periodo risulta fortemente influenzata dall’introduzione del buddismo e dai rapporti che intercorrevano con Cina e Corea; in questo periodo il nome Yamato viene cambiato in Nippon.
Nascono molti monasteri e si perfeziona l’arte scultorea.
Periodo Azuchi-Momoyama (dal 1573 al 1603 )
Prende il nome dalle residenze dei condottieri che unificarono il paese attraverso una serie di guerre.
La scuola più conosciuta è del periodo Kano-ha , tra gli artisti del tempo troviamo Eitoku che affrescò importanti residenze e introdusse lo “stile monumentale”.
Tendenze artistiche
La xilografia
Il movimento artistico più conosciuto in occidente è l’Ukiyo-e (“immagini del mondo fluttuante”), che si espresse in dipinti e xilografie prediligendo come soggetti gli ambienti popolari del teatro Kabuki.
Nella scuola la personalità di spicco fu Hokusai, che compose dipinti e stampe rimasti per sempre nella storia dell’arte giapponese.
Uno di questi capolavori è l’opera intitolata L’onda, forse il dipinto più famoso di tutta la produzione giapponese.
La scultura
Nel periodo buddista la scultura era fortemente impregnata di simbolismo religioso, molte tra le produzioni richiamavano infatti questo tema; successivamente il movimento antibuddhista influenzò questa arte che si avvicinò sempre di più al mondo occidentale
La pittura
La pittura segue l’orientamento culturale del resto del Giappone, nei vari periodi della sua storia troviamo Kano Eitoku autore di grandi opere paesaggistiche su paravento e Sotatsu, con uno stlile più floreale e decorativo.
L’influenza occidentale porta in Giappone la tecnica a olio che però risulta difficilmente integrabile con la pittura del Paese e da qui si dividono quindi due grandi filoni artistici.
Le grandi correnti europee, infine, toccarono anche il Paese del Sol Levante (fauvismo, cubismo, futurismo, dadaismo, surrealismo, espressionismo).
Gli origami
La storia degli origami segue passo passo quella della carta, dal 105 d.C. in Cina fino ai giorni nostri.
Bene prezioso, la carta, veniva utilizzata in importanti occasioni, i monaci iniziarono a trasformarla in…
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